2024-10-09
Il Ceppo di Gré è una pietra italiana che si contraddistingue principalmente per il colore grigio e l’aspetto conglomeratico generalmente omogeneo. Di origine lombarda, è impiegato da secoli come rivestimento in numerosi edifici, milanesi e non solo.
Il nome “ceppo” descrive una grande varietà di rocce, molto diverse una dall’altra. Pertanto si è soliti accostare al termine ceppo la denominazione della zona di affioramento.
Ad oggi sono due i ceppi ancora in coltivazione: il Ceppo di Poltragno e il Ceppo di Gré, attualmente il più conosciuto ed utilizzato.
Geologicamente, il termine ceppo indica rocce di età recente, formate dall’accumulo di detriti cementati, ed è pertanto classificato come “breccia”. Più nel dettaglio, l’origine geologica del giacimento attualmente attivo di Ceppo di Grè è legata all’accumulo di numerosi detriti di falda distaccatisi dalla parete del Monte Clemo e raccoltisi in un’area concava. La circolazione dell’acqua piovana (in particolare l’acqua meteorica) ha consolidato i detriti, favorendo la cementazione della ghiaia e la sua trasformazione in una roccia resistente.
In origine, le cave erano molteplici e il Ceppo di Gré veniva estratto lungo il fiume Adda e, parzialmente, lungo le rive del Brembo, vicino a Bergamo. Oggi l’unica area attiva si trova lungo la costa occidentale del Lago d’Iseo, da Costa Volpino fino a sud di Castro, e alla foce della Val Borlezza.
L’estrazione del Ceppo di Gré lungo la riva del Lago d’Iseo iniziò nel 1896 ed avveniva tramite utilizzo di esplosivi. Il materiale che veniva cavato in quell’area era di colore grigio, differente dalla pietra tendente al marrone precedentemente ricavata dell’Adda e del Brembo.
All’inizio degli anni Novanta si passò invece all’estrazione in sotterraneo.
Oggi i blocchi vengono estratti mediante una tagliatrice a catena diamantata per poi essere selezionati e preparati per la lavorazione finale.
Il Ceppo di Gré è una pietra di colore grigio/azzurro, caratterizzato dalla presenza di clasti più o meno grandi con sfumature che vanno dal grigio chiaro al grigio più scuro. A differenza del suo aspetto eterogeneo, la sua composizione chimica è molto omogenea ed è formata principalmente da carbonati di calcio e magnesio/dolomite. Sono inoltre presenti argille secondarie.
Caratterizzato da una buona lavorabilità, il Ceppo di Gré viene impiegato principalmente come materiale per rivestimenti e pavimentazioni esterni ed interni, ma anche per la realizzazione di elementi architettonici a massello.
Buone caratteristiche tecniche come la resistenza al gelo e all’usura, il coefficiente di imbibizione e la resistenza alla compressione rendono questa pietra un materiale ideale per l’applicazione in esterno, in quanto anche con superficie levigata offre un’ottima resistenza agli eventi atmosferici, al calpestio e all’usura.
Una nota particolare riguarda infatti la resistenza del Ceppo di Gré all’acqua: il coefficiente di imbibizione piuttosto elevato suggerirebbe una forte tendenza ad assorbire l’acqua. Questa va però attribuita alla sua porosità macroscopica, e non ha dunque conseguenze deleterie per la pietra: l’acqua non permane nei pori, quindi eventuali variazioni termiche (con la conseguente formazione di ghiaccio) non comportano rischi di fratture o crepe, rendendolo ideale per rivestimenti e pavimentazioni esterne.
Di seguito le principali caratteristiche tecniche della pietra Ceppo di Gré:
NORMA | U.M. | VAL. MEDIO | ||
Coefficiente di imbibizione | % | 2.43 | ||
Dilatazione termica mm/°CE-6 | mm/°CE-6 | 9.3 | ||
Massa volumica apparente | KG/m3 | 2478 | ||
Resistenza all’usura | % | 0.32 | ||
Resistenza a flessione | Mpa | 6,3 | ||
Resistenza a compressione monoassiale | MPa | 54 | ||
Resistenza a compressione monoassiale dopo cicli di gelività | Mpa | 54 |
Fin dall’antichità il Ceppo di Grè è stato ampiamente utilizzato in Lombardia come materiale da costruzione: molti artefatti della Milano romana sono realizzati in Ceppo di Grè, come ad esempio le murature e i pilastri delle chiese di Sant’Ambrogio, Sant’Eustorgio e San Simpliciano, i rivestimenti delle facciate di Palazzo Marino, Palazzo Giureconsulti, Palazzo degli “Omenoni” e il portale del Seminario.
Nel ‘900 il suo impiego nella città di Milano divenne ancor più frequente nei rivestimenti delle facciate di numerosi monumenti, e costante nel cimitero monumentale.
Nel periodo compreso tra le due grandi guerre il Ceppo di Grè visse il suo periodo di massimo impiego, soprattutto a Milano e a Bergamo. Le sue caratteristiche fisiche incontravano perfettamente il gusto degli architetti di Stile Liberty e Piacentini, e lo ritroviamo dunque in molte realizzazioni dell’epoca.
Palazzo Marino – Milano
Chiesa di Sant’Ambrogio – Milano
Università Bocconi – Milano
Oggi il Ceppo di Gré viene utilizzato nelle metropolitane e nei grattacieli di tutto il mondo, nei centri commerciali e centri congressi (è in Ceppo di Grè il rivestimento del Centro Congressi Hamburg), nei musei (Museum Zentrum, Essen) e negli hotels (rivestimento Hotel Plaza). Particolarmente apprezzato il suo impiego nella sede dell’Università Luigi Bocconi di Milano, premiata come edificio dell’anno 2008.Grazie all’aspetto moderno e alla sua ottima lavorabilità viene oggigiorno utilizzato sia in ambienti pubblici che in abitazioni private per la realizzazione di pavimentazioni esterne ed interne, scale, rivestimenti e bordi piscina, e per lavorati di design a massello come lavabi.
Il Ceppo di Gré è una pietra dall’ottima lavorabilità, pertanto le finiture realizzabili sono molteplici: la levigatura come lavorazione principale, la bocciardatura, la sabbiatura e la spazzolatura.
Il materiale può essere lavorato a “foro aperto” per mantenere un effetto più rustico o per la realizzazione di alcune lavorazioni in cui non sia possibile la stuccatura, oppure stuccato a mastice per chiudere tutti i forellini presenti in superficie rendendone la superficie più liscia ed omogenea.
Il nome Ceppo di Gré è spesso associato a ceramica e gres, che ne ripropongo l’effetto visivo ma non hanno nulla in comune con le caratteristiche esclusive della pietra naturale.
Sotto l’aspetto tecnico, la resistenza al gelo che rende questa pietra particolarmente adatta all’uso in esterno non trova corrispondenza nel prodotto artificiale.
In termini estetici, l’ampiezza di soluzioni offerte dalla pietra naturale – come le molteplici finiture, lo spacco naturale, la stuccabilità della superficie – non trova paragone tra le sue imitazioni artificiali.
Di seguito le principali differenze fra i prodotti artificiali e la pietra Ceppo di Grè:
PRODOTTI ARTIFICIALI | CEPPO DI GRE’ PIETRA |
Spessori realizzabili 6 o 12 mm | Qualsiasi spessore realizzabile |
Non resiste al gelo | Resistenza al gelo grazie ai fori naturali presenti |
Limitate superfici realizzabili | Molteplici finiture realizzabili fra cui lo spacco naturale |
Superficie non stuccabile | Stuccatura a mastice o cemento |
Il Ceppo di Grè è oggigiorno una pietra di difficile reperibilità, data anche la limitatezza dei giacimenti.
Alberti & Alberti lavora e commercializza questo materiale da oltre 10 anni. La storicità delle collaborazioni con i più affidabili fornitori ci consente rifornimenti continui e costanti di Ceppo di Grè. Inoltre, garantiamo la massima qualità del materiale grazie all’utilizzo di macchinari di proprietà e alla lavorazione interna delle lastre.
Infine, realizziamo lavorati finiti di ogni spessore e lavorazione, per fornire al cliente un servizio ancora più completo.
Presso i magazzini Alberti & Alberti è sempre disponibile un vasto assortimento di lastre di Ceppo di Grè in diverse metrature, spessori e finiture. Verifica la disponibilità di ceppo di grè in tempo reale oppure contattaci per la realizzazione di lastre su richiesta.
Click one of our contacts below to chat on WhatsApp